CLASSI DI SOCIALIZZAZIONE, UTILI O NO!!!
Affronto per la prima volta questo argomento in un post, perché riguarda una delle domande più frequenti che mi viene posta dai miei clienti e da tutti coloro che mi contattano. Ogni volta che ho a che fare con persone che hanno problemi con il proprio cane, che prima di me hanno frequentato un campo d’addestramento, sento parlare di lezioni basate su classi di socializzazione, che in poche parole si basano sul principio del branco che dovrebbe correggere il soggetto che presenta problemi, cioè, ad esempio un cane aggressivo che non sa socializzare, dovrebbe imparare a stare in branco grazie ad altri cani miti ed equilibrati, mentre l’addestratore si limita a fare da osservatore. Ci sono anche tantissime persone che mi contattano perché possiedono cani aggressivi, e giustificano l’aggressività del proprio cane col fatto che da cucciolo quest’ultimo non ha frequentando nessun tipo di classe di socializzazione, e non è mai stato portato all’interno di un'area cani. Le domande ora sono diverse, può un cane che non è stato socializzato imparare a socializzare??? Un cane che frequenta sin da cucciolo le classi di socializzazione imparerà per forza a essere socievole ed equilibrato con gli altri cani??? Un cane che ha problemi a socializzare con gli altri cani, può apprendere il linguaggio canino da altri cani tramite le classi di socializzazione, e tornare all’equilibrio??? Tutte queste domande possono essere semplificate rispondendo ad un'unica domanda, le classi di socializzazione sono utili o no?
Come prima cosa bisogna spiegare che le classi di socializzazione, così come i cani tutor, sono stati resi “famosi” dal programma americano, in cui il protagonista del programma utilizzava uno o più cani per correggere, o accelerare la riabilitazione dei cani problematici. Ovviamente questo potrebbe far sorgere altri dubbi, come mai al campetto vicino a casa le classi di socializzazione non funzionano e nel programma si, sarà forse perché il programma è tutta una montatura, e a telecamere spente c’è dell’altro?
Cercherò di spiegare in modo dettagliato punto per punto, in modo da far capire a tutti i dubbiosi come mai le lezioni all’interno delle classi di socializzazione, non hanno funzionato con il proprio cane. La prima cosa da dire è che le classi di socializzazione, come vengono concepite nei vari campetti, non possono, ripeto non possono essere utili a un cane che ha problemi comportamentali, perché il principio è totalmente sbagliato e in proposito faccio l’esempio tipico dell’esperienza dei miei clienti, a cui è stato introdotto il cane, per esempio dominante, all’interno di un gruppo di cani calmi e sottomessi, nella speranza che qualcuno di questi tramite la calma e il linguaggio canino ispirasse il comportamento del cane dominante in modo positivo, e tutto questo con l’addestratore che si limita a osservare. Questo è un modo ridicolo di guadagnarsi la pagnotta truffando la gente che ha un problema serio, e che è disposto a provare di tutto pur di aiutare il proprio cane. Ma la cosa più grave è che questo metodo, se così può essere definito, si basa su un principio completamente opposto al linguaggio dei cani, che si basa su una gerarchia ben definita in cui il più forte, il cane dominante, domina e influenza gli altri, e non può mai e poi mai essere influenzato da cani con un energia più bassa, a meno che questi non siano guidati da qualcuno che controlla il cane problematico eliminando così ogni tipo di rischio. Per spiegarlo bene faccio l’esempio dei miei cani, io utilizzo spesso i miei cani per aiutare soggetti dominanti o aggressivi, e ovviamente i miei cani sono sempre calmi ed equilibrati, ma la riabilitazione del paziente avviene perché io mi dimostro più “dominante” di lui, non perché Preston, in mia assenza, insegna al cane il galateo. Se lasciassi a Preston il compito di educare l’altro cane senza il mio aiuto, senza la mia guida, Preston dovrebbe a tutti i costi sottomettere l’altro cane e fermarsi solo se questo dimostrasse sottomissione, e questo significherebbe mettere a repentaglio la vita di Preston e dell’altro cane, che se non dovesse dimostrarsi propenso alla sottomissione, combatterebbe sino alla morte.
Quando mi occupo della riabilitazione di un altro cane, e ho la fortuna di essere affiancato dai miei cani, io, e solo io dirigo i giochi, Preston e Isabel mi affiancano come gregari e ogni loro movimento si svolge per mio volere. Se portassi un cane potenzialmente pericoloso a casa, e non mostrassi ai miei cani che controllo la situazione, per quanto equilibrati Preston e Isabel sarebbero costretti a intervenire di loro iniziativa e in caso il cane non dovesse sottomettersi, sarebbero costretti ad ucciderlo, perché sarebbe questione di vita o di morte.
Un cane, per esempio dominante, che viene introdotto all’interno di un campetto, o di un’area cani, nella speranza che impari a socializzare con altri cani grazie solo all’aiuto dei suoi simili, dovrebbe trovare un cane più dominante e più forte che si imponga su di lui e lo costringa a tornare in uno stato calmo e sottomesso. Utilizzare cani molto miti, o comunque più miti del cane dominante che necessita aiuto, non farà altro che rendere quest’ultimo ancora più dominante.
Nel caso in cui venisse utilizzata una femmina adulta con un maschio adulto per insegnare ai cuccioli a non essere troppo irruenti nel gioco, è comunque sbagliato se non accompagnato da un conduttore esperto, perché alcuni cuccioli particolarmente determinati arriverebbero addirittura ad essere feriti, come spesso capita durante le classi di socializzazione, perché i cani hanno sempre bisogno della guida di un leader che deve essere l’istruttore o il proprietario. La maggior parte delle aggressioni tra cani, accade all’interno delle aree cani, o all’interno dei campetti durante le classi di socializzazione, perché i cani si muovono in totale anarchia e con un livello sempre troppo elevato di eccitazione che può portare solo a qualcosa di negativo.
Nel programma televisivo americano, il protagonista, non lascia mai che i suoi cani prendano iniziative senza il suo consenso, e quando esagerano nell’imporsi con qualche soggetto particolarmente dominante, lui interviene sempre per sottomettere il membro del suo branco che ha agito senza il suo consenso, e questo perché il branco è utilizzato solo come un qualcosa in più che aiuta e accelera il processo di riabilitazione, ma ciò avviene se il branco si comporta da tale, cioè si muove insieme e risponde al proprio leader che deve essere il capobranco indiscusso, e che deve mantenere il livello di energia di tutti i cani allo stesso livello.
Un'altra cosa estremamente importante è che anche i cani che fanno parte del branco utilizzato per la riabilitazione dei soggetti problematici, deve rappresentare un branco vero, cioè deve avere regole che valgono per tutti, e tutti i membri devono condurre una vita strutturata in cui tutto deve avvenire in totale armonia, dal esercizio quotidiano, al momento del pasto, del riposo ecc. Oggi tutti utilizzano la parola branco, che poi non è altro che un insieme di cani sovra eccitati che viene buttato all’interno del recinto in cui inizia un rincorrersi continuo, utilizzando la bocca in modo esagerato, montandosi l’uno con l’altro, o ringhiandosi a vicenda per contendersi una pallina o un bastoncino. C’è addirittura qualcuno che afferma di selezionare i cani per doti genetiche, a cui non serve l’educazione da parte di un leader, e addirittura va predicando di possedere cani “geneticamente perfetti” che accoppiati tra loro generano cuccioli che in età adulta non saranno mai aggressivi, non rincorreranno mai i gatti, e non tireranno mai al guinzaglio, e tutto senza nessun tipo di aiuto o di insegnamento da parte dell’uomo, cani garantiti e pronti all’uso.
I cani possono veramente influenzarsi l’uno con l’altro, ma solo se a fare da burattinaio c’è un leader capace che dirige tutto, mentre la maggior parte degli addestratori/educatori non è capace di gestire neanche il proprio cane in una situazione reale, perciò come può gestire un gruppo di cani scatenati, sovraeccitati e fuori controllo, che ovviamente arriverà prima o poi ad esplodere creando più problemi di quanti possa risolverne. Molti addestratori rilasciano ogni giorno attestati su attestati a persone che non conoscono minimamente il linguaggio e la psicologia canina, e le lezioni che vengono frequentate per ottenere l’attestato, si basano sulle famose classi di socializzazione, e tutto questo avviene per due motivi, uno perché gli istruttori stessi non capiscono nulla e l’unica cosa che possono mostrare, sono dei cani che si rincorrono e giocano a chi si comporta peggio, e due perché qualora si trovasse qualche istruttore un po' più capace, quest’ultimo mediante le classi di socializzazione che non servono a nulla, intascherebbe i soldi dei corsisti senza mostrare nulla di tutto ciò che pratica a porte chiuse.
Le classi di socializzazione non servono a nulla per come sono strutturate da questi cialtroni, così come non serve a nulla frequentare un campetto in cui i cani girano in tondo mentre uno esegue il terra resta, e questo lo dimostra che in entrambi i casi le lezioni vendono pagate anticipatamente, e sempre per lo stesso motivo molte persone perdono tempo e denaro. Addirittura qualche addestratore che si è sentito toccato, a seguito dei continui post e dai clienti che si lamentano di voler fare lezione fuori dal campetto, hanno iniziato a fare delle passeggiate fuori dal campetto, filmando delle passeggiate di gruppo in campagna, dove non passa un'anima, o in strade di periferia in cui si vede una macchina ogni dieci minuti, e per di più con tutti i cani che annusano, marcano e si muovono in completa anarchia. Fare lezione fuori dal campetto, per i più tardi, significa andare a casa del proprietario, lavorare, e possibilmente risolvere i problemi in tempi ragionevoli, non significa varcare l’entrata del campetto per andare a cercare farfalle. Un cane aggressivo, dominante o insicuro, è tale perché il proprietario non si è dimostrato all’altezza del suo cane, e questo avviene perché il proprietario ha frainteso e giustificato dei comportamenti del proprio cane che andavano corretti, e non ha niente a che fare col fatto che i cani non abbiano frequentato classi di socializzazione, o aree cani.
Io non ho mai portato i miei cani in un'area cani, a meno che non fossero vuote senza nessuno all’interno, e non ho mai frequentato con i miei cani un campetto in cui si praticassero le classi di socializzazione, e questo perché in entrambi i casi i cani sono totalmente fuori controllo, sovraeccitati e potenzialmente imprevedibili, e nonostante questo i miei cani sono equilibrati e io sono libero di portare qualsiasi animale in casa, persino un cavallo, senza che succeda nulla.
L’imprevedibilità dei cani all’interno dei campetti e delle aree cani, dipende dai proprietari che vedono queste attività come un modo per liberarsi dell’impegno di portare fuori i propri cani, e se qualcuno dovesse iniziare a preoccuparsi per l’incolumità del proprio cane, che magari viene preso di mira da tutti gli altri, ci sarà sempre il genio di turno che esordirà dicendo, TRANQUILLO LASCIAMOLI FARE, SI GESTISCONO IN PERFETTA AUTONOMIA, gestione che spesso si conclude alla clinica più vicina con punti di sutura.
Un cane ha bisogno di esercizio, disciplina, e ricompense, ma le ricompense non sono solo i bocconcini e le coccole, l’area cani al parco potrebbe rappresentare una ricompensa. Un cane per condurre una vita normale, cioè che soddisfi i suoi bisogni, dovrebbe fare esercizio, cioè una passeggiata strutturata senza avventarsi contro nessuno e senza tirare il proprietario, avere disciplina, cioè rispettare le varie regole a casa senza far disperare il proprietario, e avere ricompense, che oltre alle coccole possono essere rappresentate da attività divertenti come rincorrere una pallina, o giocare con altri cani all’interno di un’area apposita, ma la ricompensa, il gioco, deve sempre arrivare dopo l’esercizio e la disciplina, perché altrimenti sarebbe come mandare un bambino a giocare a basket, o a un torneo di play station la mattina, e poi la sera mandarlo a scuola, pretendendo da lui concentrazione e rendimento ottimale. Invece cosa accade nella realtà, il proprietario di un cane che ha problemi a gestire il proprio cucciolone durante la passeggiata, si rivolge all’addestratore/educatore e questo gli propina una decina di lezioni che chiama classi di socializzazione. Ovviamente questa è la prassi perché il problema della passeggiata, così come qualsiasi altro problema, gli addestratori non saprebbero come affrontarlo, e soprattutto risolverlo, e poi perché questo è il modo più semplice di imbrogliare la gente in fatto di tempo e denaro.
In poche parole le classi di socializzazione altro non sono che un emerita stronzata di persone che hanno scopiazzato male un metodo di lavoro che se applicato in modo corretto può veramente dare i suoi frutti, ma soprattutto abbreviare i tempi per quanto riguarda la riabilitazione di cani con problemi caratteriali. Come viene praticato da questi cialtroni non fa altro che rallentare i progressi di un cane con problemi, o addirittura peggiorarli. Se un cane ha problemi nell’essere gestito durante la passeggiata, rivolgetevi sempre a chi affronta il problema in modo diretto, e non a chi vi convince a caricare il cane in macchina per raggiungere il campetto più vicino in cui i cani imparano ad essere più eccitati e dominanti, o in cui si abituano a girare in tondo per abituarsi all’odore degli altri cani che frequentano la giostra, perché una volta tornati a casa il cane del vicino sarà rimasto un problema e la passeggiata sarà comunque un incubo. Gli addestratori lavorano all’interno dei campetti per non mostrare, o perché spesso non possono mostrare come vengono corretti i cani, e voi proprietari dovreste divulgare le vostre esperienze negative, sia quando il vostro cane ha riportato ferite all’interno di un campetto durante le classi di socializzazione, sia del vostro cane impiccato con due guinzagli, che nei video non appare mai, se non con un collare fisso. E ricordatevi che proprio a causa degli scarsi risultati che si ottengono all’interno dei campetti, tra classi di socializzazione e stronzate varie, per le lezioni viene preteso il pagamento anticipato.
Dedico questo mio pensiero, che altro non è che la pura verità, a tutte quelle persone che hanno pagato, in anticipo, per delle classi di socializzazione, e che hanno visto le loro speranze di recuperare il proprio cane volare via. IL VOSTRO CANE PUÒ TORNARE ALL ’EQUILIBRIO MA NON CON LE CLASSI DI SOCIALIZZAZIONI GESTITE DA QUESTI CIALTRONI!
Come prima cosa bisogna spiegare che le classi di socializzazione, così come i cani tutor, sono stati resi “famosi” dal programma americano, in cui il protagonista del programma utilizzava uno o più cani per correggere, o accelerare la riabilitazione dei cani problematici. Ovviamente questo potrebbe far sorgere altri dubbi, come mai al campetto vicino a casa le classi di socializzazione non funzionano e nel programma si, sarà forse perché il programma è tutta una montatura, e a telecamere spente c’è dell’altro?
Cercherò di spiegare in modo dettagliato punto per punto, in modo da far capire a tutti i dubbiosi come mai le lezioni all’interno delle classi di socializzazione, non hanno funzionato con il proprio cane. La prima cosa da dire è che le classi di socializzazione, come vengono concepite nei vari campetti, non possono, ripeto non possono essere utili a un cane che ha problemi comportamentali, perché il principio è totalmente sbagliato e in proposito faccio l’esempio tipico dell’esperienza dei miei clienti, a cui è stato introdotto il cane, per esempio dominante, all’interno di un gruppo di cani calmi e sottomessi, nella speranza che qualcuno di questi tramite la calma e il linguaggio canino ispirasse il comportamento del cane dominante in modo positivo, e tutto questo con l’addestratore che si limita a osservare. Questo è un modo ridicolo di guadagnarsi la pagnotta truffando la gente che ha un problema serio, e che è disposto a provare di tutto pur di aiutare il proprio cane. Ma la cosa più grave è che questo metodo, se così può essere definito, si basa su un principio completamente opposto al linguaggio dei cani, che si basa su una gerarchia ben definita in cui il più forte, il cane dominante, domina e influenza gli altri, e non può mai e poi mai essere influenzato da cani con un energia più bassa, a meno che questi non siano guidati da qualcuno che controlla il cane problematico eliminando così ogni tipo di rischio. Per spiegarlo bene faccio l’esempio dei miei cani, io utilizzo spesso i miei cani per aiutare soggetti dominanti o aggressivi, e ovviamente i miei cani sono sempre calmi ed equilibrati, ma la riabilitazione del paziente avviene perché io mi dimostro più “dominante” di lui, non perché Preston, in mia assenza, insegna al cane il galateo. Se lasciassi a Preston il compito di educare l’altro cane senza il mio aiuto, senza la mia guida, Preston dovrebbe a tutti i costi sottomettere l’altro cane e fermarsi solo se questo dimostrasse sottomissione, e questo significherebbe mettere a repentaglio la vita di Preston e dell’altro cane, che se non dovesse dimostrarsi propenso alla sottomissione, combatterebbe sino alla morte.
Quando mi occupo della riabilitazione di un altro cane, e ho la fortuna di essere affiancato dai miei cani, io, e solo io dirigo i giochi, Preston e Isabel mi affiancano come gregari e ogni loro movimento si svolge per mio volere. Se portassi un cane potenzialmente pericoloso a casa, e non mostrassi ai miei cani che controllo la situazione, per quanto equilibrati Preston e Isabel sarebbero costretti a intervenire di loro iniziativa e in caso il cane non dovesse sottomettersi, sarebbero costretti ad ucciderlo, perché sarebbe questione di vita o di morte.
Un cane, per esempio dominante, che viene introdotto all’interno di un campetto, o di un’area cani, nella speranza che impari a socializzare con altri cani grazie solo all’aiuto dei suoi simili, dovrebbe trovare un cane più dominante e più forte che si imponga su di lui e lo costringa a tornare in uno stato calmo e sottomesso. Utilizzare cani molto miti, o comunque più miti del cane dominante che necessita aiuto, non farà altro che rendere quest’ultimo ancora più dominante.
Nel caso in cui venisse utilizzata una femmina adulta con un maschio adulto per insegnare ai cuccioli a non essere troppo irruenti nel gioco, è comunque sbagliato se non accompagnato da un conduttore esperto, perché alcuni cuccioli particolarmente determinati arriverebbero addirittura ad essere feriti, come spesso capita durante le classi di socializzazione, perché i cani hanno sempre bisogno della guida di un leader che deve essere l’istruttore o il proprietario. La maggior parte delle aggressioni tra cani, accade all’interno delle aree cani, o all’interno dei campetti durante le classi di socializzazione, perché i cani si muovono in totale anarchia e con un livello sempre troppo elevato di eccitazione che può portare solo a qualcosa di negativo.
Nel programma televisivo americano, il protagonista, non lascia mai che i suoi cani prendano iniziative senza il suo consenso, e quando esagerano nell’imporsi con qualche soggetto particolarmente dominante, lui interviene sempre per sottomettere il membro del suo branco che ha agito senza il suo consenso, e questo perché il branco è utilizzato solo come un qualcosa in più che aiuta e accelera il processo di riabilitazione, ma ciò avviene se il branco si comporta da tale, cioè si muove insieme e risponde al proprio leader che deve essere il capobranco indiscusso, e che deve mantenere il livello di energia di tutti i cani allo stesso livello.
Un'altra cosa estremamente importante è che anche i cani che fanno parte del branco utilizzato per la riabilitazione dei soggetti problematici, deve rappresentare un branco vero, cioè deve avere regole che valgono per tutti, e tutti i membri devono condurre una vita strutturata in cui tutto deve avvenire in totale armonia, dal esercizio quotidiano, al momento del pasto, del riposo ecc. Oggi tutti utilizzano la parola branco, che poi non è altro che un insieme di cani sovra eccitati che viene buttato all’interno del recinto in cui inizia un rincorrersi continuo, utilizzando la bocca in modo esagerato, montandosi l’uno con l’altro, o ringhiandosi a vicenda per contendersi una pallina o un bastoncino. C’è addirittura qualcuno che afferma di selezionare i cani per doti genetiche, a cui non serve l’educazione da parte di un leader, e addirittura va predicando di possedere cani “geneticamente perfetti” che accoppiati tra loro generano cuccioli che in età adulta non saranno mai aggressivi, non rincorreranno mai i gatti, e non tireranno mai al guinzaglio, e tutto senza nessun tipo di aiuto o di insegnamento da parte dell’uomo, cani garantiti e pronti all’uso.
I cani possono veramente influenzarsi l’uno con l’altro, ma solo se a fare da burattinaio c’è un leader capace che dirige tutto, mentre la maggior parte degli addestratori/educatori non è capace di gestire neanche il proprio cane in una situazione reale, perciò come può gestire un gruppo di cani scatenati, sovraeccitati e fuori controllo, che ovviamente arriverà prima o poi ad esplodere creando più problemi di quanti possa risolverne. Molti addestratori rilasciano ogni giorno attestati su attestati a persone che non conoscono minimamente il linguaggio e la psicologia canina, e le lezioni che vengono frequentate per ottenere l’attestato, si basano sulle famose classi di socializzazione, e tutto questo avviene per due motivi, uno perché gli istruttori stessi non capiscono nulla e l’unica cosa che possono mostrare, sono dei cani che si rincorrono e giocano a chi si comporta peggio, e due perché qualora si trovasse qualche istruttore un po' più capace, quest’ultimo mediante le classi di socializzazione che non servono a nulla, intascherebbe i soldi dei corsisti senza mostrare nulla di tutto ciò che pratica a porte chiuse.
Le classi di socializzazione non servono a nulla per come sono strutturate da questi cialtroni, così come non serve a nulla frequentare un campetto in cui i cani girano in tondo mentre uno esegue il terra resta, e questo lo dimostra che in entrambi i casi le lezioni vendono pagate anticipatamente, e sempre per lo stesso motivo molte persone perdono tempo e denaro. Addirittura qualche addestratore che si è sentito toccato, a seguito dei continui post e dai clienti che si lamentano di voler fare lezione fuori dal campetto, hanno iniziato a fare delle passeggiate fuori dal campetto, filmando delle passeggiate di gruppo in campagna, dove non passa un'anima, o in strade di periferia in cui si vede una macchina ogni dieci minuti, e per di più con tutti i cani che annusano, marcano e si muovono in completa anarchia. Fare lezione fuori dal campetto, per i più tardi, significa andare a casa del proprietario, lavorare, e possibilmente risolvere i problemi in tempi ragionevoli, non significa varcare l’entrata del campetto per andare a cercare farfalle. Un cane aggressivo, dominante o insicuro, è tale perché il proprietario non si è dimostrato all’altezza del suo cane, e questo avviene perché il proprietario ha frainteso e giustificato dei comportamenti del proprio cane che andavano corretti, e non ha niente a che fare col fatto che i cani non abbiano frequentato classi di socializzazione, o aree cani.
Io non ho mai portato i miei cani in un'area cani, a meno che non fossero vuote senza nessuno all’interno, e non ho mai frequentato con i miei cani un campetto in cui si praticassero le classi di socializzazione, e questo perché in entrambi i casi i cani sono totalmente fuori controllo, sovraeccitati e potenzialmente imprevedibili, e nonostante questo i miei cani sono equilibrati e io sono libero di portare qualsiasi animale in casa, persino un cavallo, senza che succeda nulla.
L’imprevedibilità dei cani all’interno dei campetti e delle aree cani, dipende dai proprietari che vedono queste attività come un modo per liberarsi dell’impegno di portare fuori i propri cani, e se qualcuno dovesse iniziare a preoccuparsi per l’incolumità del proprio cane, che magari viene preso di mira da tutti gli altri, ci sarà sempre il genio di turno che esordirà dicendo, TRANQUILLO LASCIAMOLI FARE, SI GESTISCONO IN PERFETTA AUTONOMIA, gestione che spesso si conclude alla clinica più vicina con punti di sutura.
Un cane ha bisogno di esercizio, disciplina, e ricompense, ma le ricompense non sono solo i bocconcini e le coccole, l’area cani al parco potrebbe rappresentare una ricompensa. Un cane per condurre una vita normale, cioè che soddisfi i suoi bisogni, dovrebbe fare esercizio, cioè una passeggiata strutturata senza avventarsi contro nessuno e senza tirare il proprietario, avere disciplina, cioè rispettare le varie regole a casa senza far disperare il proprietario, e avere ricompense, che oltre alle coccole possono essere rappresentate da attività divertenti come rincorrere una pallina, o giocare con altri cani all’interno di un’area apposita, ma la ricompensa, il gioco, deve sempre arrivare dopo l’esercizio e la disciplina, perché altrimenti sarebbe come mandare un bambino a giocare a basket, o a un torneo di play station la mattina, e poi la sera mandarlo a scuola, pretendendo da lui concentrazione e rendimento ottimale. Invece cosa accade nella realtà, il proprietario di un cane che ha problemi a gestire il proprio cucciolone durante la passeggiata, si rivolge all’addestratore/educatore e questo gli propina una decina di lezioni che chiama classi di socializzazione. Ovviamente questa è la prassi perché il problema della passeggiata, così come qualsiasi altro problema, gli addestratori non saprebbero come affrontarlo, e soprattutto risolverlo, e poi perché questo è il modo più semplice di imbrogliare la gente in fatto di tempo e denaro.
In poche parole le classi di socializzazione altro non sono che un emerita stronzata di persone che hanno scopiazzato male un metodo di lavoro che se applicato in modo corretto può veramente dare i suoi frutti, ma soprattutto abbreviare i tempi per quanto riguarda la riabilitazione di cani con problemi caratteriali. Come viene praticato da questi cialtroni non fa altro che rallentare i progressi di un cane con problemi, o addirittura peggiorarli. Se un cane ha problemi nell’essere gestito durante la passeggiata, rivolgetevi sempre a chi affronta il problema in modo diretto, e non a chi vi convince a caricare il cane in macchina per raggiungere il campetto più vicino in cui i cani imparano ad essere più eccitati e dominanti, o in cui si abituano a girare in tondo per abituarsi all’odore degli altri cani che frequentano la giostra, perché una volta tornati a casa il cane del vicino sarà rimasto un problema e la passeggiata sarà comunque un incubo. Gli addestratori lavorano all’interno dei campetti per non mostrare, o perché spesso non possono mostrare come vengono corretti i cani, e voi proprietari dovreste divulgare le vostre esperienze negative, sia quando il vostro cane ha riportato ferite all’interno di un campetto durante le classi di socializzazione, sia del vostro cane impiccato con due guinzagli, che nei video non appare mai, se non con un collare fisso. E ricordatevi che proprio a causa degli scarsi risultati che si ottengono all’interno dei campetti, tra classi di socializzazione e stronzate varie, per le lezioni viene preteso il pagamento anticipato.
Dedico questo mio pensiero, che altro non è che la pura verità, a tutte quelle persone che hanno pagato, in anticipo, per delle classi di socializzazione, e che hanno visto le loro speranze di recuperare il proprio cane volare via. IL VOSTRO CANE PUÒ TORNARE ALL ’EQUILIBRIO MA NON CON LE CLASSI DI SOCIALIZZAZIONI GESTITE DA QUESTI CIALTRONI!
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