Passa ai contenuti principali

LA GIORNATA PERFETTA!




In questo articolo, voglio parlare di come si svolge la mia giornata tipo con il mio branco, per spiegare in modo dettagliato quanto tempo dedichi al mio lavoro con i cani e al rapporto con questi ultimi. Che sia estate o inverno, che piova o splenda il sole, che debba lavorare o no, la prima cosa che faccio la mattina è uscire con i miei cani a fare esercizio.






La prima passeggiata è sicuramente quella più importante per un cane, per scaricare tutte le energie in eccesso che altrimenti creerebbero instabilità ansia durante la giornata. Come prima cosa, appena usciti di casa, lascio ai cani la possibilità di sporcare per circa dieci minuti, dopodiché li preparo per la passeggiata vera e propria. Nella prima passeggiata, mi piace intensificare l’esercizio utilizzando uno zaino con delle bottigliette d’acqua all’interno, “un ora con lo zaino equivale a quasi 2 ore senza”, quindi dopo aver sistemato tutto iniziamo l’ esercizio, che avviene in strade di campagna e in zone periferiche.
I miei cani non sono mai aggressivi, per nessun motivo, ma la prima uscita ha come unico obiettivo quello di impegnarli fisicamente perciò preferisco un percorso tranquillo con strade poco trafficate. Io guido i cani stando davanti e loro mi seguono in modo calmo e sottomesso per tutto il tempo. Alterno la corsa ad un passo più tranquillo e sostenuto, cosa che avviene sempre in modo diverso di giorno in giorno, sino a spingere la resistenza dei cani al limite senza però esagerare, il tutto per circa 2 ore nelle belle giornate e un ora e mezzo in quelle che lo sono meno, con almeno una pausa in cui faccio bere i cani.
La prima passeggiata è anche quella che preferisco perché nella strada del ritorno i cani sono stanchi e completamente rilassati, il loro respiro è pesante e l’unica cosa che fanno è seguirmi fidandosi ciecamente di me senza distrarsi per niente e per nessuno. Concluso l’esercizio, i cani sono stanchi morti, si sdraiano all’ombra e si riposano per circa trenta minuti. Nel mentre io preparo loro da mangiare.






Dopo aver mangiato lascio che i cani si riposino per circa un’ora, dopodiché esco a fare commissioni o per lavoro, per circa un’ora e porto anche loro con me, per aiutarmi nella riabilitazione di qualche cane per cui vengo chiamato. Una volta tornati riposano per un’altra mezz’ora, per poi uscire per la seconda passeggiata di circa un’ora e trenta, questa volta senza zaino. Non mi piace neanche correre nella seconda uscita perché trovo che non sia necessario, perciò cammino ad un passo regolare, facendo almeno una pausa per far recuperare i cani e per farli bere.
Una volta tornati a casa si riposano e dormono insieme per circa due ore. Dopo aver ripreso le energie faccio giocare i cani con la pallina per circa venti trenta minuti sempre insieme, in modo calmo e tranquillo. Ovviamente nel momento del gioco vi è anche una certa eccitazione, “l’unico momento in cui permetto che ci sia”, ma anche in questo caso si tratta di un’eccitazione controllata che non oltrepassa mai un certo limite, da me stabilito.







Dopo il gioco, faccio sporcare e bere i cani prima di uscire a fare una passeggiata di puro piacere in cui spesso approfitto per fare qualche foto. Durante la passeggiata, che si svolge quasi sempre in città, i miei cani sono calmi e composti mentre mi seguono stando sempre dietro di me, senza mai essere aggressivi verso nessuno. Capita spesso che la gente rimanga stupita nel vedere due cani così calmi ed educati in ogni situazione, specialmente quando capita di incontrare altri cani che cercano lo scontro. Il mio branco rimane indifferente, proseguendo come niente fosse. La sera al rientro dalla passeggiata, faccio fare qualche esercizio ai cani. A fine giornata sono stanco morto e loro idem, è il momento giusto per affetto e carezze che loro ricambiano con altrettanto amore. La notte i cani sono esausti e dormono profondamente.







Tutte le attività che riguardano me  e loro, dall’esercizio, al gioco, al riposo ecc, vengono svolte insieme e in modo costante, in modo da rafforzare la fiducia e il rispetto tra loro e me! Questo è ciò che faccio ogni giorno, 365 giorni l’anno,e non ho deciso di scriverlo perché pretendo che la gente, compresi i miei clienti, conducano il mio stesso stile di vita, ma solo per spiegare che ho scelto di lavorare con i cani e lo faccio realmente. Io non faccio mille lavori e non seguo mille passioni, “gare, pensione per cani, vendita cuccioli, addestramento, vendita mangime ecc” ,io lavoro con i cani che hanno problemi, e soprattutto con persone che hanno difficoltà a gestire i propri cani.
Non sono come quelle persone che hanno la casa piena di coppe vinte in esposizioni e competizioni, che hanno però i cani nei box per la maggior parte del tempo. I miei trofei sono le soddisfazioni che ho tutti i giorni quando esco con il mio branco. Inoltre, chiunque dovesse leggere i miei articoli o guardare i miei video, e pensare che ci sia maltrattamento perché stanco e pretendo troppo dai miei cani, dovrebbe pensare a ciò che veramente fa un branco di cani in natura, per rendersi conto che il mio modo di lavorare è basato proprio sugli stessi principi. Per quanto mi riguarda, maltrattare un cane non significa dargli una vita strutturata in cui la base di tutto è l’esercizio costante, al contrario il maltrattamento comprende altri aspetti, che sono l’esatto opposto, come ad esempio “umanizzare” i cani, o qualsiasi altro animale.
Maltrattamento è avere un cane, un cavallo ecc in un box vita natural durante, facendoli uscire occasionalmente. Maltrattamento è avere un cane che non si sa comportare e ha problemi con tutti e tutto, maltrattamento è ricorrere a sedativi per una semplice visita veterinaria, maltrattamento è avere un cane o un gatto rinchiuso in un cortile o in casa, perché non si ha il tempo di portarlo fuori. Questi e molti altri sono secondo me modi di maltrattare un animale, e le scuse sono sempre le stesse, “non ho il tempo, non ascolta, è stupido, ecc”.
La verità è che la gente ha il tempo per tutto, per uscire, per andare dall’estetista, per andare al cinema, al mare, in palestra ecc, ma non ha tempo per il proprio cane.
Come se quest’ultimo si fosse trasferito a casa loro senza essere stato invitato.
Ovviamente la colpa è soprattutto delle persone che dovrebbero dare il buon esempio, come i veterinari, gli addestratori, le persone che gestiscono pensioni ecc, queste persone hanno spesso il cane, ma stranamente l’unico modo per vederli è in fotografia.
Vi faccio un esempio, nella città in cui abito ci sono sei ambulatori veterinari( e circa 265 veterinari in tutta la provincia) e  solo un veterinario  porta a spasso il proprio cane, o meglio viene portato a spasso da quest’ultimo. Gli altri non hanno tempo, e qualcuno addirittura afferma apertamente che non gli piacciono. La verità è che non hanno voglia di uscire, si vergognano di farsi vedere con cani che non sanno gestire, e cosa ancora più grave, non hanno neanche l’umiltà di pagare qualcuno che se ne occupi. Vi faccio un altro esempio, sempre i veterinari come ho già detto ricorrono ai medicinali sedativi per visitare i cani dei loro clienti, quando invece dovrebbero saper gestire anche i cani più indisciplinati e ricorrere ai sedativi solo in casi estremi.
In quel caso la loro risposta è sempre la stessa, mi sono laureato per curare gli animali non per educarli. Se fosse vero, un pediatra dovrebbe limitarsi a curare i bambini senza saper interagire con essi. La verità è, prima di tutto che spesso non sanno neanche curare,tant’è che la gente è costretta a informarsi su internet per trovare rimedio sulle patologie del proprio animale. Inoltre se fosse vero che le persone si laureano in veterinaria con l’unico scopo di curare gli animali, mi verrebbe da chiedere loro se si sono laureati anche per gestire negozi di animali, dato che quasi tutti gli ambulatori somigliano a negozi per animali in cui si vendono antiparassitari, mangimi, e persino medicinali che dovrebbero solo essere prescritti e poi per loro che sono laureati è difficile dover chiedere spiegazioni ad un professionista.
L’ultimo esempio riguarda i cosiddetti educatori cinofili, che aprono strutture di addestramento e sfoggiano patentini che certificano, secondo loro, la loro grande esperienza. Questi signori, “ GLI EDUCATORI CINOFILI” possiedono uno o più cani che però come i veterinari non portano a passeggio, e le poche uscite che concedono ai loro cani avvengono in campetti di addestramento o in qualche esposizione nel fine settimana. Ovviamente ho già detto come la penso (vi lascio qui il link del post ( http://marcocassinelli.blogspot.it/search?updated-min=2015-04-01T00:00:00-07:00&updated-max=2015-05-01T00:00:00-07:00&max-results=1).
La cosa più triste, è che ci sono tantissime persone che possiedono uno o più cani, di cui non si occupano in modo adeguato, perché passato l’entusiasmo del primo giorno, iniziano a vedere il cane stesso come un peso, che viene messo da parte come fosse un oggetto, o cosa ancora peggiore rimpiazzato con un suo simile. Nel mio vicinato per esempio, è pieno di persone che possiedono uno, due o tre cani, sia di taglia piccola che grande, ma non c’è uno di loro che faccia un’uscita adeguata, anzi non c’è uno di loro che supera i 5-10 minuti di passeggiata.
Ovviamente la risposta è sempre la solita, cioè non ho tempo, e la cosa buffa è che le persone a cui mi riferisco sono tutte disoccupate da una vita…
Per fortuna, anche se in minor numero, ci sono anche professionisti seri e dediti al lavoro con i cani. Detto questo, alle persone che pensano che la mia filosofia sia sbagliata  ed esagerata, rispondo che io e i miei cani camminiamo a testa alta davanti alla gente che quando ci vede attraversa la strada perché i bocconcini non sono in grado di placcare l’instabilità dei loro cani…..!
 

Qui trovate il video dove mangiano Gordon e Isabel mangiano insieme: https://www.youtube.com/watch?v=cbezdV6Zj0I



 NB: Le foto sono di mia proprietà


Potete trovarmi su :
Email: caniequilibratienonsolo@gmail.com

Commenti

POST POPOLARI!

I PRO E I CONTRO DELL'ADDESTRAMENTO!

I PRO E I CONTRO DELL'ADDESTRAMENTO! In questo articolo, voglio spiegare in modo chiaro e dettagliato il perché abbia scelto di chiamare il mio canale su Youtube "Contro-l'addestramento". Tutto ha avuto inizio quando io anni fa ho cominciato a lavorare costantemente con i cani, e ad esplorare da vicino tutto ciò che faceva parte del mondo cinofilo. Per quasi dieci anni ho lavorato gratuitamente presso un "canile", che si occupava di addestramento all'obbedienza e alla difesa, e di esposizioni di bellezza. In tutto questo tempo in cui ho preso parte sia alle esposizioni di bellezza sia alla preparazione per quanto riguarda l'addestramento, la cosa che quasi subito mi ha colpito è che quest’ultimo non risolveva i problemi dei cani, anzi nella maggior parte dei casi ne aggiungeva degli altri, rendendo ogni soggetto ancora più instabile. All'epoca non avevo la possibilità di provare a cambiare le cose, però vedere che tutti i cani che venivano po

ADDESTRAMENTO CLASSICO & METODO GENTILE!

ADDESTRAMENTO CLASSICO & METODO GENTILE! Oggi voglio parlare di due mondi completamenti opposti che vedono come protagonista il mondo cinofilo e l’addestramento dei cani, sia per quanto riguarda i cani impiegati nell’agonismo, che quelli con problemi caratteriali. Come ho già detto l’Addestramento Classico e il Metodo Gentile si basano su filosofie completamente diverse, e puntano a raggiungere obiettivi completamente opposti.   In breve, nell’Addestramento Classico si utilizza come strumento primario, (non come unico strumento), il collare a scorrimento, ed è completamente bandita la pettorina negli esercizi di ubbidienza e recupero comportamentale, ed è impiegata solo nella lavorazione dei cani da difesa e da ricerca, mentre il Metodo Gentile ammette solo l’utilizzo della pettorina, (e del semistrozzo purché sia di gomma e mai di catena), e bandisce assolutamente il collare a scorrimento, e tutti gli altri strumenti di addestramento che provocano coercizione.   Ora fi

PERCHÉ UN PITBULL?

Perché hai scelto un Pitbull?                                       È   una delle domande che più mi viene rivolta, da clienti, conoscenti o semplicemente per strada da persone curiose di sapere i motivi di questa scelta. Effettivamente è abbastanza insolito vedere addestratori o educatori cinofili che possiedono un Pitbull, e soprattutto che lo utilizzano per lavorare e rieducare altri cani, mentre è abbastanza frequente vedere i campetti di addestramento strapieni di Pastori Tedeschi, Border Collie, Malenois ecc . Due delle ragioni per cui ho scelto di possedere un Pitbull, e di impiegarlo nella riabilitazione di altri cani riguarda proprio il mio lavoro, perché io non sono un addestratore e non lavoro in un campetto.   Ma la ragione più importante, è che sono convinto che il Pitbull non abbia niente da invidiare rispetto alle razze elencate prima, o a qualsiasi altra razza esistente, anzi trovo che alcune delle razze più utilizzate nell'addestra

LA MEMORIA DI RAZZA!

LA MEMORIA DI RAZZA! Voglio affrontare questo argomento conscio del fatto che sarà motivo di polemiche e pareri discordanti, ma troppe volte la memoria di razza è stata tirata in causa in modo inappropriato. Iniziamo prima di tutto a spiegare di cosa si tratta, cosa è la memoria di razza che oggi è cosi tanto menzionata e spesso motivo di discussione. La memoria di razza è presente in tutte le razze canine, ed è quel bagaglio genetico che contiene tutte le caratteristiche della singola razza, che sono state stampate in anni di selezione dagli allevatori, che con continui accoppiamenti mirati hanno voluto esaltare alcune caratteristiche ed eliminarne altre. Per esempio, le razze pastore come il Cane Da Pastore Maremmano, o il Pastore Scozzese, sono state selezionate per aiutare l’uomo a governare il bestiame, il che significa che negli anni gli allevatori hanno selezionato cani con caratteristiche idonee a questa mansione, e hanno scartato i soggetti meno “portati”, con l’inten