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IL PREGIUDIZIO NEI CANI!

IL PREGIUDIZIO NEI CANI!

L'immagine può contenere: cane e scarpe



Il pregiudizio che si ha verso alcune razze rispetto ad altre, è la principale causa dei problemi tra proprietari e cani, e purtroppo è anche uno dei motivi per cui molti addestratori non riescono a risolvere alcune problematiche. Mi spiego meglio, chi acquista un Setter, giustificherà e scuserà il fatto che il proprio cane tira o annusa ovunque continuamente perché è stato selezionato per quella mansione, così come chi acquista un Pit Bull giustificherà l'aggressività del proprio cane col fatto che la razza, perciò la sua selezione, gli impediscano di interagire con altri cani. Anche gli addestratori, gli educatori cinofili ecc. spesso, per giustificare il loro insuccesso, tirano in causa la razza, oppure il sesso, dicendo per esempio: (Signora non varrà mica che il suo cane maschio e per di più Pit Bull vada d'accordo con gli altri maschi?). 
In più ogni razza, ha una scusante ai propri problemi, che cambia a seconda delle circostanze, ma sempre come scusa per giustificare un comportamento indesiderato o un insuccesso, per esempio: (Questo cane non ascolta e non apprende degli ordini perché è un un Siberian Husky ed essendo una razza troppo vicina al lupo è di natura indipendente e selvatico! Oppure, questo cane non va d'accordo con nessun cane perché è un Bull Terrier, perciò non può vivere con altri cani!). Ovviamente entrambe le affermazioni sono errate, perché nel caso del Siberian Husky, la vicinanza con il lupo dovrebbe renderlo ancora più capace di accettare ordini e vivere in branco, dato che il lupo è un animale che vive in branco con una rigida gerarchia. Mentre l'affermazione che il Bull Terrier non è un cane che può vivere con altri cani, è un controsenso, perché IL CANE, Maltese, Barboncino o Mastino Tibetano che sia discende dal lupo e come tale è un animale nato per vivere in branco, è nel suo DNA. Ovviamente non sempre accade, anzi spesso accade il contrario, cioè cani che dimostrano aggressività verso altri cani, ma la colpa, il problema è sempre da attribuire al capobranco cioè i proprietari. 
Se un Husky, non viene quando noi lo chiamiamo, dipende dal fatto che noi non ci siamo imposti come leader, perciò non abbiamo dimostrato di poter guidare il branco in modo giusto, così come se un il nostro cane dovesse essere aggressivo verso gli altri cani, non dipenderebbe dal fatto che è un Pit Bull, quindi una macchina nata per uccidere, ma dal fatto che non siamo noi ad avere il ruolo di capobranco, bensì lui. Il bello dei cani è che loro non giudicano gli altri cani in base alla razza, con pregiudizi e razzismo, fanno semplicemente ciò che il loro leader, la loro guida gli dice di fare, e quando il capobranco, in questo caso il proprietario, lavora per portare il proprio cane all'equilibrio totale, il cane avrà la possibilità di fare ciò per cui è nato cioè vivere in branco. All'uomo viene difficile accettare questo perché spesso non riesce a immedesimarsi nel modo di pensare dei cani, e il motivo è che i cani vedono il prossimo tramite l'olfatto e lo scambio di energie, mentre l'uomo, come prima cosa vede tutto e tutti tramite gli occhi, perciò l'apparenza. Mi spiego meglio, se dovessimo affittare un appartamento a una persona la prima cosa che sicuramente andremo a guardare sarebbe l'aspetto, a una persona distinta di bella presenza con fare educato la affitteremmo tranquillamente, a un coppia piena di tatuaggi, piercing e magari con il cane magari no, e magari poi la scelta più giusta più giusta sarebbe stata l'opposta, cioè affittare alla coppia stravagante piuttosto che alla persona distinta. Per i cani è molto più semplice, perché l'aspetto fisico per loro non conta nulla, un cane con un brutto colore potrebbe comandare dieci cani dal manto bellissimo, e a nessuno verrebbe di mettere in dubbio la sua autorità. 
Anche noi vivremmo meglio se riuscissimo a non valutare il prossimo quasi totalmente dall'estetica, persino Matteo Salvini riuscirebbe a chattare per ore con un extracomunitario, se lo credesse italiano. Detto tutto questo, sono convinto che tutti i cani, indipendentemente dalla razza, siano capaci e preferiscano vivere in branco e convivere con i propri simili, perciò ritengo che ogni proprietario abbia il dovere di guidare il proprio cane, abbandonando pregiudizi inutili, e stereotipi che servono solo a fare del male a noi e ai nostri amici a quattro zampe!!!

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